Gli uccelli morti a Roma per i botti rappresentano l’egoismo della gente

Che il 2020 sia stato un anno davvero terribile non devo di certo dirlo io, è sotto gli occhi di tutti. Onestamente però quello che è accaduto a capodanno mi ha solo dato conferma di quello che già pensavo e cioè che una grossa parte del genere umano sia arido e immeritevole di qualsiasi pietà.

Ma come diamine si fa, in un anno che ha portato solo morte, tristezza, disoccupazione, miseria e disperazione a mettersi a sparare botti come se niente fosse?

Come si fa anche solo a pensare di festeggiare in modo così plateale, fregandosene di tutto e di tutti?

Ho un’opinione ben precisa e poco edificante di chi non rispetta gli animali, siano essi cani, gatti, uccelli o altra specie ma qui il fatto ancor più grave è che non si è rispettato nessuno, nemmeno i neonati o i bimbi piccoli che di certo non fanno salti di gioia a sentire esplosioni continue come se si fosse in mezzo a un conflitto bellico.

Questi geni che si sono messi a sparare botti, petardi e similari non si sono posti, nemmeno per un secondo, il problema che, oltre a terrorizzare tanti animali e tanti bimbi, stavano completamente fregandosene dei tanti morti che ci sono stati.

Non siamo nemmeno lontanamente usciti da questa pandemia e c’è chi, tirando fuori solo la parte peggiore di sé, ha pensato di festeggiare come se fosse stato l’anno più roseo e ci aspettasse un nuovo anno pieno di gioia.

Ma cosa c’è da festeggiare? Forse gli innumerevoli morti che ancora ogni giorno soccombono al Covid? O forse ancora si festeggia per tutte le persone ricoverate in terapia intensiva? O forse si festeggia per le tante attività che hanno chiuso definitivamente o che lo faranno a breve?

Ma è così difficile soffermarsi per un attimo a pensare che anche nel nostro palazzo ci sono persone che piangono la perdita di un loro caro o che sono a casa bloccate in quarantena o che non sanno come mettere insieme un pasto?

E dire che a inizio pandemia si sono sprecate le scene di gente che dai balconi esponeva bandiere, cantava a orari stabiliti inneggiando al coraggio degli operatori sanitari e faceva striscioni con la scritta “Ce la faremo”…. e certo, peccato che evidentemente per molte di queste persone tutta questa pantomima fosse solo un modo per mettersi in mostra.

Far vedere che si è solidali, esporsi e magari farsi anche un bel video che poi puntualmente caricavano sui social per prendersi i complimenti degli “amici” su facebook o dei vari followers sugli altri social.

Di tante di queste persone però poi ho letto i post nei vari gruppi cittadini, scrivevano che loro avevano il DIRITTO di festeggiare come gli pareva e uno di questi geni ha anche scritto “se ai vostri animali o ai vostri figli da fastidio chiudeteli in casa per un’ora”….e già perché stando barricati in casa (dove altro voleva andare questo intelligentone visto che siamo anche sotto coprifuoco) secondo questa mente eccelsa non si sente nulla. Si vede che questo cervello sterile vive in un bunker sotterraneo…. ma si può essere più egoisti e insensibili?

Ma realmente la vita umana, sia di una persona o di un animale per voi non vale davvero più nulla?

Ma vi sarebbe costato tanto limitarvi almeno per una volta e portare rispetto per le migliaia di persone che non hanno proprio nulla da festeggiare?

L’immagine degli uccelli morti a Roma è solo la goccia che fa traboccare il vaso del loro menefreghismo, del loro egoismo e della loro cattiveria. Perché così come non hanno rispetto per quei poveri uccelli, non ne hanno avuto una briciola in più per chi vive una situazione che mai avrebbe immaginato.

E adesso poi vorrei sapere da queste persone cosa ne hanno ricavato? Penseranno mica che questo capodanno sia davvero stato la fine di tutto? O il loro cervello sterile pensava che allo scoccare della mezzanotte, come per incanto tutto finisse, Covid sparito, persone magicamente guarite, lavoro riapparso all’orizzonte e via dicendo? 

E sia chiaro, non è un attacco ai romani perché io vivo in un comune della Lombardia, che per altro aveva anche emesso un’ordinanza contro i botti (mai rispettata), ed è accaduta la stessa identica cosa, quindi lo schifo è ovunque. Ecco, schifo, è proprio la sola parola che mi fanno venire in mente queste persone grette e insensibili.

A fronte di tutto questo mi domando, a parte i fiumi di scemenze political correct con cui questa gente si riempie la bocca, dette solo perché non possono dire apertamente ciò che pensano, che razza di futuro ci possa essere per il genere umano se nemmeno una pandemia come questa è riuscita a renderle meno egoiste e menefreghiste.

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One Response to Gli uccelli morti a Roma per i botti rappresentano l’egoismo della gente

  1. Lavinia ha detto:

    Condivido ogni parola

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