La Ninfa Dormiente – Ilaria Tuti

Ho aspettato davvero parecchio tempo, dal momento in cui ho terminato la lettura de “La Ninfa Dormiente” di Ilaria Tuti, questo perché volevo che la mia recensione fosse assolutamente obiettiva e imparziale e che non fosse dettata da facili entusiasmi o da paragoni con il suo precedente lavoro, “Fiori Sopra l’Inferno“.

“Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.”

In questa nuova avventura, la protagonista Teresa Battaglia è alle prese con un altro “cold case”, nel quale abbiamo un sospettato che vive da anni in totale isolamento, nella sua stanza, in un totale mutismo che non ha mai interrotto nemmeno con i suoi familiari più stretti.

Tanti i personaggi coinvolti in questa nuova avventura. Scopriamo inoltre qualcosa in più sul passato di Teresa, a cui si faceva riferimento nel precedente libro, e ci viene svelato qualcosa in più sul presente dell’ispettore Massimo Marini.

La storia si sviluppa man mano svelando il coinvolgimento di tutta una serie di personaggi che hanno avuto un legame con la protagonista scomparsa.

Pagina dopo pagina il lettore viene indirizzato verso una possibile soluzione fino ad arrivare all’epilogo finale, del tutto imprevedibile. 

Anche in questo libro Ilaria Tuti si distingue per lo stile di scrittura, fluido e mai banale.

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