La Librairie de L’Arabesque, Milano

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è una immortalità all’indietro.” Umberto Eco

L’Arabesque è un negozio di culto nel centro pulsante di Milano, in Largo Augusto, uno spazio che accoglie e racconta una nuova retorica della meraviglia attraverso un raffinato intreccio di elementi di rara bellezza, il luogo d’eccellenza per instancabili appassionati del bello. Il caleidoscopico universo de L’Arabesque è composto da pezzi di design degli Anni ’50 e ’60, collezioni contemporanee di abbigliamento uomo e donna ispirate a un’eleganza senza tempo – nate dall’estro creativo di Chichi Meroni -, sfavillanti bijoux d’epoca, libri “introvabili” di design, moda e arte, fragranze Haute Parfumerie, servizi couture esclusivi. Il tutto accompagnato dal meglio delle ricette tipiche della cucina internazionale che si fondono con quelli di una Milano dimenticata.

All’approssimarsi di una fervente stagione di mostre che vedrà Milano indiscussa capitale italiana per le esposizioni d’arte, moda, design, musica, fotografia e, in genere, tutte le arti figurative, La Librairie de L’Arabesque rappresenta il punto di riferimento per gli amanti della lettura e della ricerca iconografica, un luogo magico dove anche il tempo è capace di fermarsi in contemplazione della cultura.

Da Albrecht Dürer a Pablo Picasso, da Frida Kahlo a Paul Klee, da Giovanni Boldini a Leonardo Da Vinci per il cinquecentenario della morte, sono solo alcuni degli appuntamenti di quest’anno e quelli programmati per il 2019. “The Kennedy Years”, organizzata in occasione del 65° anniversario di matrimonio tra Jacqueline Lee Bouvier e John Fitzgerald Kennedy e appena conclusasi, “Inside Magritte. Emotion Exhibition” dal 9 ottobre alla Fabbrica del Vapore o la mostra “Picasso Metamorfosi” che inaugurerà il 18 ottobre a Palazzo Reale; “Paul Klee” aprirà il 31 ottobre al Mudec; “The art of Banksy” dal 21 novembre, sempre al Mudec.

Milano resta al centro della programmazione espositiva con alcune altre anticipazioni relative al 2019: grandi nomi come Jean-Auguste-Dominique Ingres (Palazzo Reale, 22 febbraio-16 giugno 2019), George de La Tour (Palazzo Reale, primavera 2019), Giorgio De Chirico (Palazzo Reale, settembre 2019-gennaio 2020) e Filippo De Pisis (Museo del Novecento, settembre 2019-marzo 2020).

Sarà per l’odore della carta, sarà per il fruscio delle pagine che scorrono, La Librairie de L’Arabesque sembra condurre verso un mondo incantato dove tutto invita il lettore a lasciarsi trasportare dalle pagine e perdersi nelle righe fitte di inchiostro, di illustrazioni e di storie. La Librairie, spazio perfettamente inserito all’interno del cult store e arredato con elementi originali degli Anni ’50, si possono trovare pubblicazioni preziose, gli Introvabili, e le più importanti riviste internazionali di lifestyle, moda, fotografia, design, arredamento, giardini, architettura e cucina (World of Interiors, Apartamento, Cabana, Vogue, L’Officiel, Numéro e la più prestigiosa rivista d’arte contemporanea, Artforum International).

La scelta dei libri spazia dai testi appena usciti a quelli dimenticati, dalle pubblicazioni di piccoli editori ai libri branché più venduti. Un catalogo breve ma ricercato. Alcuni nomi non mancano mai, come quelli di Gio Ponti e Guglielmo Ulrich. Si può trovare anche qualcosa da leggere, oltre che da guardare, ma anche in quel caso le scelte sono abbastanza ricercate e inconsuete: Nuvole di Clément Gilles (DeriveApprodi, 2011), L’atlante delle isole remote di Judith Schalansky (Bompiani, 2013), Macchine e invenzioni bizzarre di W. H. Robinson (Elliot, 2014) sono solo alcuni esempi: una ridotta selezione di saggistica generale e una, più ampia, di saggistica sul giardino.

La ricerca attenta e lo slancio creativo di Chichi Meroni si ispirano all’etimologia del termine “Arabesque” (parola impiegata per definire le straordinarie figure ornamentali moresche che rappresentano forme stilizzate di piante ed animali) e ne traducono il concetto in una vivace e visionaria trama dove i sogni si trasformano in realtà: uno scrigno prezioso composto da diversi ambienti, dove occhi assetati di cose belle possono finalmente (ri)posarsi e indugiare sulle molteplici creazioni esposte e dove i sensi hanno l’opportunità di esplorare emozioni dimenticate e nuove suggestioni.

Un petit salon de curiosités, una wunderkammer, che ospita colori, profumi, sapori, forme, giochi di luci e ombre, opere d’arredo, libri, tessuti, abiti e accessori unici nel loro genere. Un lifestyle de rêve che interrompe il quotidiano arricchendolo con straordinarie identità d’epoca, per celebrare attraverso la sua estetica visionaria il legame intramontabile tra moda, design e gourmandise.

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