Andrea Vitali – Gli Ultimi Passi del Sindacone

Per la gioia di tutti gli appassionati lettori di Andrea Vitali il 6 settembre è uscito il suo nuovo libro “Gli Ultimi Passi del Sindacone“.

Ha un fisico ingombrante e una strana mania per le giunte comunali: qualcuno sospetta che nasconda un segreto.

Attilio Fumagalli è un uomo pingue, anzi di più, soffre di obesità androide, nel senso che il grasso ce l’ha tutto attorno all’addome. Cinquant’anni, sposato con Ubalda Lamerti, senza figli, esercita in proprio la professione di ragioniere.

Per vincere quel senso di vuoto che a volte lo aggredisce, più che per uno slancio ideale, si è dato alla politica nelle file della Democrazia Cristiana e sfruttando il giro della propria clientela è riuscito a farsi eleggere sindaco di Bellano.

Per tutti, e per ovvie ragioni, lui è il Sindacone.

L’attività istituzionale non lo occupa più di tanto. Oltre al disbrigo delle formalità correnti, riunisce la giunta ogni due mesi, due mesi e mezzo. Ultimamente, però, sotto questo aspetto, il Sindacone sembra aver impresso una svolta. Convoca la giunta ogni dieci giorni, a volte anche ogni settimana. Una voce o due all’ordine del giorno, una mezz’oretta di riunione e ciao.

Ma oggi, 22 dicembre 1949, ha superato ogni limite: ha indetto una riunione per la sera della Vigilia di Natale. Per discutere di cosa? Di niente. Per scambiare gli auguri. E a più di uno dei consiglieri che si sono visti recapitare a mano la convocazione è saltata la mosca al naso. Per dirla tutta, al geometra Enea Levore è venuto il preciso sospetto che sotto a quella frenesia si nasconda qualcosa.

Ma cosa? Basterebbe chiederlo al vicesindaco Veniero Gattei, se quello non tenesse la bocca rigorosamente cucita.

Con Gli ultimi passi del Sindacone torna sulla scena la Bellano del primo dopoguerra.

Dopo aver frequentato «il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, Andrea Vitali si laurea in medicina all’Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale. 

Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996 ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane 2004). 
Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway. 

Tra i numerosi romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del morto contento e Zia Antonia sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e Regalo di nozze. L’anno successivo escono Le tre minestre, lungo racconto autobiografico edito da Mondadori-Electa e Di Iide ce n’è una sola. Nel 2014 Quattro sberle benedettePremiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto, signorina!; nel 2015 La ruga del cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle Cece, La verità della suora storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di zitella (tutti editi da Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto strano (Salani), Le mele di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti). Nel 2017 sono pubblicati A cantare fu il cane Bello, elegante e con la fede al dito mentre nel 2018, prima di questo suo ultimo lavoro, è uscito Nome d’arte Doris Brilli.

Da ricordare che con il romanzo Almeno il cappello (edito nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto il Premio Casanova, il Premio Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è stato finalista al Premio Strega.
I suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati tradotti in molti paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone. 

Gli Ultimi Passi del Sindacone, edito da Garzanti, è disponibile sia in versione rilegata cartacea, 256 pagine, al prezzo di € 18,60 che in versione ebook al prezzo di € 9,99.

Ho acquistato il libro il giorno della sua uscita e ho iniziato a leggerlo immediatamente. Devo ammettere che questo libro è carino ma non ha nulla a che vedere con altri libri scritti da Andrea Vitali, specie in passato. Trovo che ultimamente le storie siano meno coinvolgenti che nel passato e anche un tantino meno originali.

Il libro comunque si legge velocemente, i personaggi sono ben delineati ma a mio avviso la storia è piuttosto banale. Andrà meglio con il suo prossimo lavoro.

Commenta con Facebook

commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »