Invecchiamento Cutaneo

Seguendo il filo del discorso dell’articolo precedente, vorrei parlarvi dell’invecchiamento cutaneo e di come poterlo in qualche modo prevenire.

Se osserviamo da vicino la superficie della nostra pelle possiamo scorgere, anche a occhio nudo, una serie di linee che l’attraversano intrecciandosi tra di loro che si chiama tramatura. Nel corso degli anni la tramatura si modifica passando da una serie di linee ordinate e poco profonde che con il passare degli anni diventano sempre più marcate e disordinate.

Oltre alla tramatura, che appare sulla superficie di tutto il corpo, sul viso troviamo ulteriori segni, chiamati linee di espressione. Sono legate ai movimenti dei muscoli mimici facciali, quelli cioè che contraendosi ci fanno apparire sorridenti o adirati. Con il passare degli anni anche le linee di espressione tendono a diventare più marcate.

Ma che cosa accade alle linee cutanee nel loro insieme durante il processo di invecchiamento? Tendono ad approfondirsi e diventare sempre più marcate fino a originare dei veri e propri solchi: le rughe. Riguardo alle cause che danno vita all’invecchiamento cutaneo e alla formazione di rughe la scienza è ancora piuttosto indietro. I fattori interni maggiormente coinvolti sono senza dubbio di natura

  • ormonale
  • genetica, cioè ereditaria e quindi non modificabile

Sono altrettanto in grado di incidere negativamente sullo stato di conservazione della cute le situazioni legate a disturbi organici (ad esempio problemi al fegato, reni, all’apparato gastrointestinale, problemi del sistema nervoso). Agli elementi sopra citati si deve sommare ul ulteriore fattore detto “ambientale” determinato da:

  • dall’azione dannosa dell’inquinamento presente nell’ambiente di vita
  • dall’esposizione ai raggi ultravioletti, in particolare a quelli di tipo UVA (sole o lampade abbronzanti)

Una certa influenza sulle condizioni della pelle è esercitata anche da:

  • dallo stile di vita, più o meno sano, faticoso o stressante
  • dal numero di ore dedicate al riposo notturno
  • dall’impiego di prodotti che indeboliscono la naturali barriere di difesa della pelle.

Di conseguenza, all’inevitabile invecchiamento fisiologico si sovrappongono una serie di fattori che ne possono accelerare a aggravare i processi.

fasi-invecchiamento-cutaneo

Per spiegare meglio immaginate la nostra epidermide come un tessuto sottoposto a un continuo rinnovamento, in cui le cellule superficiali che si staccano sono prontamente rimpiazzate da altre originate negli strati più interni. Con il passare degli anni, il ricambio dell’epidermide diventa sempre più lento, le cellule nuove si formano in quantità sempre minore e al contempo le cellule morte aumentano. I corneociti (cellule superiori che formano lo strato protettivo dell’epidermide) nei tessuti giovani si staccano facilmente e con regolarità dalla superficie cutanea mentre nelle pelli mature tendono a cementarsi e a formare uno strato più compatto.

Maggiore è l’età cutanea e minore è la disponibilità di fattore idratante naturale e di sebo, facendo diminuire così le barriere di protezione della pelle, aumentando di conseguenza la disidratazione, la pelle senile apparirà quindi arida e grinzosa.

Il derma, invece, è la sede di cambiamenti profondi che avvengono più o meno lentamente nel corso degli anni. A partire dai trent’anni circa l’attività dei fibroblasti si riduce e la composizione delle sostanze da essi prodotte si modifica notevolmente. I fibroblasti sintetizzano:

  • collagene, la proteina che fornisce sostegno a tutto il tessuto cutaneo
  • elastina, la proteina che rende la pelle elastica ed estensibile
  • proteoglicani, sostanze in parte proteiche e in parte zuccherine (es. acido ialuronico). Hanno dimensioni ingombranti e voluminose, riescono a trattenere notevoli quantità di acqua e, rigonfiandosi, formano una specie di gel che conferisce turgore al tessuto cutaneo.

Quanto più si procede negli anni tanto più si riduce la parte elastica a aumenta quella fibrosa, rappresentata per lo più dalle fibre di collagene che si intrecciano formando una rete. I cambiamenti strutturali nel tessuto porteranno a livello superficiale a un visibile raggrinzimento della pelle e a una perdita di elasticità.

L’elastina diventa importante durante tutto il periodo dell’accrescimento corporeo, per poi subire una drastica diminuzione in età adulta, uno dei primi sintomi dell’invecchiamento percepibile è la perdita di elasticità della pelle.

I proteoglicani, presenti in elevata quantità in età infantile, subiscono una costante riduzione nel corso degli anni già a partire dall’adolescenza. Il calo quantitativo dell’acido ialuronico si associa a una minore capacità di trattenere acqua e di conseguenza il tessuto apparirà sempre meno disteso e sostenuto.

Che cosa si può fare di concreto per ritardare la comparsa dei segni dell’invecchiamento cutaneo?

Ve ne parlerò in maniera dettagliata nel prossimo articolo. A presto!

 

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