Fabio Girelli – Marmellata di Rose

Dopo “Tutto il villaggio lo saprà“, di cui vi ho parlato in un mio recente articolo, non ho saputo resistere e ho acquistato immediatamente tutti gli altri libri di Fabio Girelli e oggi vi parlerò di “Marmellata di Rose“, ovvero la seconda indagine di Andrea Castelli.

Fabio Girelli - Marmellata di RoseA Torino qualcuno uccide e tortura una giovane, qualcun altro ammazza le galline di un cordiale vecchietto e terribili segreti emergono dal passato di una grande villa liberty abbandonata sulle colline di Torino.

Sulla strada di Andrea Castelli, lo strano commissario affetto da sindrome bipolare, ci sono una misteriosa banda di fascisti e una scia di sangue lunga più di mezzo secolo. Quali segreti nasconde Villa Triste?

La risposta, come sempre, andrà cercata in fondo al cuore degli uomini. 

“Il libro più diffuso nel passato, dopo le Sacre Scritture, è stato il Malleus Maleficarum, lo sapevi? È il testo cardine dell’inquisizione romana, il più approfondito trattato sulla tortura. E la gente, il popolo, adorava questo testo. Perché, vedi, commissario, la tortura è un’arte che vanta un vastissimo pubblico e pochissimi maestri dotati di talento. E questi pochi eletti vengono sollevati agli onori del mondo, superiori ai propri simili, parenti più prossimi di Dio.”

Il libro prende il nome dal “Rose Jam” centro estetico gestito da due estetiste che lo usano solo come copertura per il loro giro di clienti sadomaso. Scavando nella storia scopriremo che c’è molto di più dietro, da personaggi insospettabili, a un gruppo di vecchi fascisti, a vittime di un raggiro.

Anche in questo caso, come per il primo libro con protagonista il commissario Andrea Castelli, siamo a Torino, e il libro si apre con il ritrovamento in un cantiere edile di un cadavere di donna barbaramente torturato. Le indagini di Castelli procedono a fasi alterne, a seconda di come il suo disturbo bipolare prenda il sopravvento su di lui, in alcuni giorni è euforico e un vulcano di idee, in altri la sua indolenza verso tutto e tutti regna sovrana. 

In questo secondo libro impariamo a conoscere ancora meglio il protagonista e le varie sfaccettature del suo carattere, che lo portano a parlare più volentieri davanti alla lapide di un suo collega recentemente deceduto, piuttosto che dialogare e confrontarsi con i suoi colleghi.

Una serie di personaggi si alternano in questo “noir”, tutti con un profilo bel delineato e ben descritto. Non mancano colpi di scena e ho trovato assolutamente apprezzabile l’aver sviluppato maggiormente il personaggio del collega e sottoposto Giordano.

Anche in questo caso il finale non delude.

Il ritmo del libro è incalzante dall’inizio alla fine, non ho trovato pagine in cui potrebbe venire, anche solo lontanamente, il pensiero di saltare qualche riga.

Credo che si sia capito che per me questo libro è assolutamente consigliato, tant’è che ho già iniziato il nuovo libro di Girelli, “Il Settimo Ersorcista”, che vi recensirò a breve.

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