Eremo di Santa Caterina del Sasso

Abbarbicato su uno strapiombo di parete rocciosa a picco sul lago, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è sicuramente uno degli scenari più suggestivi del Lago Maggiore.

Ci si può arrivare sia a piedi lungo una piacevole gradinata che dal piazzale (con parcheggio) sovrastante il promontorio si cala zigzagando fino all’ingresso del complesso monastico oppure col battello che da Laveno attracca nel minuscolo porticciolo e che nei primi secoli era l’unico punto di accesso al monastero: l’avvicinamento via lago è sicuramente l’approccio più scenografico, quello che ci dà il colpo d’occhio di maggiore impatto.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Per chi invece non se la sentisse di affrontare la scalinata e non volesse arrivare via lago, è possibile utilizzare l’ascensore, inaugurato a settembre del 2010, realizzato dalla Provincia di Varese.

L’opera permette, in particolare alle persone anziane o diversamente abili, di superare in completa agevolezza i 51 metri di dislivello tra il piazzale delle Cascine del Quiquio e l’ingresso vero e proprio all’Eremo.
Questo ascensore, che può trasportare fino a 12 persone, è un vero e proprio gioiello di ingegneria. Infatti, il vano corsa è stato realizzato scavando nella roccia un pozzo di 6 metri di diametro, profondo ben 51 metri e collegato a una galleria orizzontale di uscita alle aree sottostanti lunga 45 metri che si apre sulla vista panoramica del lago Maggiore.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Ingresso Ascensore Eremo di Santa Caterina del Sasso

Forse proprio la particolare magica bellezza di questo luogo favorì l’alone di miracoloso che permea la sua origine e la sua storia.

Secondo la leggenda la fondazione dell’eremo affonda le sue radici nel remoto 1170 quando un facoltoso commerciante,Alberto dei Besozzi, salvatosi miracolosamente da naufragio per intervento di Santa Caterina di Alessandria, decise in gesto di ringraziamento di darsi alla vita eremitica in questo luogo su cui in seguito fece costruire una prima cappella, nelle quali sono attualmente conservate le sue spoglie in una teca di vetro.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Anni dopo la stessa Santa intervenne ancora per sconfiggere la peste che stava devastando la zona e poi ancora nel corso del 17° secolo, quando arrestò una frana di massi rocciosi che stavano per abbattersi sulla cappella della tomba di Alberto.

Ora il monastero è di proprietà della Provincia di Varese che ha finanziato il restauro dei vari edifici che nel corso dei secoli sono stati via via aggiunti: la cappella di Santa Maria Nova, quella di San Nicola, e vari corpi del convento.

Il restauro ha valorizzato frammenti di affreschi molto belli e tutta l’articolata struttura architettonica, ma è la straordinaria collocazione nel paesaggio e la vista che si gode dalle sue balconate ciò che rende particolarmente affascinante questo monastero.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Attualmente gestito da una comunità di laboriosi frati domenicani: i loro prodotti erboristici sono in vendita nel negozio all’interno.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

L’ingresso alla visita è gratuito.

Per gli orari e informazioni più dettagliate potete consultare il sito dell’Eremo cliccando su questo link.

Per un tour virtuale dell’Eremo vi consiglio di cliccare su questo link per ammirare la bellezza dell’Eremo e del suo panorama.

Come Arrivare:
Da Milano:

  • In treno: Milano – Laveno (Ferrovie Nord o FFSS) poi battello Laveno – Santa Caterina
  • In auto: autostrada Milano – Sesto Calende, poi direzione Ispra / Leggiuno. L’Eremo si trova nel Comune di Leggiuno, nei pressi del paese di Reno.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

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